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La famiglia Morello: presentazione artisti

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Questa mostra continua il "Racconto" del "famoso" Vittorio Morello (secondo dei sette fratelli Morello: Mario, Vittorio, Ottorino, Aldo, Severino, Antonio e Domenico, morto a soli sedici anni), come quando, al ritorno dai suoi innumerevoli viaggi, Vittorio, grande affabulatore, coinvolgeva i fratelli e le loro famiglie, attorno alle sue avventure e li incantava con i suoi quadri che ne testimoniavano i successi e la fama che andava conquistando nel mondo.
VITTORIO MORELLO: nasce a Villafranca Padovana nel 1909.
Dopo il diploma conseguito alla scuola d'arte P.Selvatico di Padova, frequenta l'Accademia a Venezia dove apprende ma, soprattutto, dove nasce il suo particolare stile pittorico. Svolge il servizio militare e dopo otto anni, nel '34, viene richiamato e conosce così l'Africa, che diventerà la sua seconda patria.
Intanto continua a viaggiare e fare esperienze internazionali. A Parigi, insieme al maestro Sironi decora il padiglione italiano all'"Exposition de Paris"
Grande fortuna gli deriva, inizialmente, dall'amicizia che il pittore intreccia, in Etiopia, con il Negus Hailè Selassiè. Altra amicizia influente è con il Senatore Bettiol, che gli garantisce un ruolo di docente all'Università italiana, dal medesimo fondata, a Mogadiscio, dove ottiene un successo travolgente. Da quel momento è tutto un continuo e frenetico lavoro su centinaia di quadri che verranno esposti in Africa, in Messico, nelle Americhe, in tutta Europa, soprattutto a Parigi, in Germania e, in Italia, a Milano, Roma, ma anche a Padova. Amava viaggiare e raccontare ciò che vedeva, usando il colore come forma espressiva del suo canto interiore, del suo amore per l'Africa, per l'America Latina e per la sua terra natìa. Ciò che lo colpisce si traduce in originali cromatismi materici di sapore Espressionistico con qualche influenza Fauves. Era il particolare momento storico che contribuiva a formare l'animo degli artisti dell'epoca. E anche Vittorio Morello non ne è esente.
Di lui si sono occupati giornalisti e critici d'arte di grande rilievo. Anche dopo la sua morte. Carlo Munari, Vittorio Olivi, Luciano Budigna, Aurè Caviggioli, Paolo Rizzi, Gino Lubich, per citarne alcuni e, ancora Giorgio Segato, Sergia Jessi Ferro...
La sua pittura esprime forza espressiva, adesione immediata e senza riserve, vibrante energia, densa di suggestioni sensoriali, visive, tattili, olfattive...: sapori, odori, suoni, luci, ritmi dalla sconvolgente capacità di penetrazione, che rappresentano il suo leggendario "mal d'Africa", con una pregnante nostalgia verso i temi del paesaggio, della vita sociale e della famiglia, che egli rappresenta con quel particolare amore che nutre per l'uomo, sotto qualunque cielo viva.
Noto anche per i cicli pittorici dei Colli Euganei, delle maternità africane, delle Ville Venete, dei Campesinos, conclude la sua carriera pittorica proponendo nuovi temi con nuove tecniche di stampo Informale e surrealistico. Si spegne a Padova attorniato dai suoi cari nel 1982.
OTTORINO MORELLO (1913-1960)
Uomo dai molteplici interessi e dal forte impegno sociale, si applica nella musica come polistrumentista (con particolare preferenza per il violino che inizia a suonare fin da piccolo) e nelle arti pittoriche con grande senso di ricerca. Dipinge anche su vetro e seta. Acquerellista e appassionato di pittura paesaggistica effettuata a spatola, produce molto materiale destinato ad una mostra che non ha mai potuto realizzare a causa di una improvvisa malattia estremamente invalidante, che lo colpisce all'età di trentanove anni.
Il suo è essenzialmente un genere impressionistico con cui si contrappone, per temi e tecniche, agli altri fratelli pittori. Di suo interesse sono anche scene di vita sociale e familiare. Dalle sue tele traspare evidente la grande sensibilità che lo caratterizzava e un forte amore verso il prossimo per il quale si spendeva con generosità. Conclude il suo breve ciclo vitale, dopo anni di dura sofferenza, nel 1960.
SEVERINO MORELLO (1920 - 1973)
Impiegato nell'amministrazione comunale di Padova, molto legato alla moglie e ai figli, risente anch'egli del fecondo impegno creativo familiare cimentandosi, non giovanissimo, nel mondo pittorico e proponendosi con un suo particolare stile, differenziandosi, anch'esso, per temi e tecniche in cui prevale un forte lirismo ed una poetica delicatezza del tratto e del colore.
Predilige paesaggi in cui il vero protagonista è l'albero (con tutto il significato simbolico che ad esso si accompagna: Albero= Famiglia). Viene colto da infarto all'età di cinquantatre anni, lasciando prezioso materiale pittorico.
GRAZIELLA MORELLO
Figlia di Ottorino, ex insegnante, dedita all'arte( danza classica, pittura, scultura, poesia) si accosta al mondo della pittura, anche per la forte influenza familiare, frequentando l'Accademia del M.tro Mariano Missaglia che la avvia alle prime collettive nel territorio veneto.
Parte da una matrice divisionistica e, attraverso la ricerca della luce, approda ad un genere metafisico con cui "racconta" temi familiari. Nel pensiero conduttore di Graziella Morello esiste un rapporto continuo tra passato, presente e futuro. Il mezzo che viene usato è il Manichino che, simbolicamente, rappresenta la perdita dell'identità. Le sue tele raccontano di una famiglia che vorrebbe mantenere i ruoli e i valori di sempre, ma che viene continuamente fuorviata da un presente ostativo.
I colori: Giallo: la Madre, Verde: il Padre, Rosso: i Figli, rappresentano i ruoli intrinsechi dei componenti il nucleo con tutto il significato che essi comportano.
Partecipa a molte mostre e collettive a Padova, Rimini, Firenze, Roma, Napoli, Chioggia, Este , in cui riceve anche riconoscimenti importanti: coppe, medaglie e attestati.
Nel 1985 vince, a Rimini, la medaglia d'oro e una pubblicazione sulla rivista Praxis. Nel 1986 allestisce la prima collettiva di famiglia intitolata "Morello -una famiglia d'arte-" presso il Comune di Villadose (Ro) in cui compaiono opere degli zii e del padre, nonchè di lei, unica vivente. Nel 1994 partecipa alla rassegna d'Arte-Fiera presso la Fiera Campionaria di Padova, nel 2002 è a Palazzo Zacco (Circolo Ufficiali), e, sempre nel 2002, a Palazzo Papafava Carraresi -Appartamento Impero-. Compare in varie pubblicazioni tra cui: Dizionario Enciclopedico d'Arte Contemporanea, Arte Triveneta, Accademia, Week-End Veneto, Arte Valore, Gente Veneta.
GIANFRANCO MORELLO
Figlio di Severino,
Inizia a dipingere nel 2008 esprimendo un patrimonio artistico ereditato e ben sedimentato nel tempo. Dotato di forte capacità tecnica ed espressiva, ha al suo attivo la partecipazione ad alcune mostre collettive e concorsi tra cui a Mira il 16° concorso "Bepi Spolaor" e il 13° concorso "Luigi Tito" a Dolo. Ha partecipato alla "3 giorni" di Abano. E' presente alle mostre all'aperto con l'Associazione MoMart e con l'Associazione "Vecia Padova" . Nell'aprile 2009 con il quadro Via Conciapelli ha vinto il primo premio del concorso "Mi me ricordo" organizzato dal Comune di Padova.
LILIANA MORELLO
Figlia di Ottorino, ex insegnante, inizia , dopo il pensionamento, a frequentare i laboratori creativi del Comune di Abano, dove vive con la sua famiglia . Ha partecipato a diverse collettive nel territorio della provincia di Padova. Si è formata alla guida del M.tro Moreno che l'ha aiutata a passare dal disegno (sua principale inclinazione)alla pittura vera e propria. Da bambina ha vinto, a Padova, un primo premio con il disegno "Il seminatore" ad un concorso per bambini il cui tema era: "Il lavoro dell'uomo". La figura del maestro Moreno è stata importante per accostarla al colore ed all'uso dei pennelli. Sceglie di preferenza il ritratto per rappresentare i suoi cari.
ALESSANDRO MORELLO
Figlio di Gianfranco e nipote di Severino, è presente in questa mostra con oggetti da lui creati e dai quali si intravvede tutta l'inclinazione artistica e creativa della famiglia Morello
Anche gli altri fratelli Morello si sono distinti in campo artistico, in particolare Mario e Antonio (il primogenito e l'ultimo) conseguendo la qualifica di Maestri del ferro battuto e lasciando testimonianze del loro lavoro un po' ovunque.
Ultimo aggiornamento Martedì 15 Giugno 2010 18:47